Affido condiviso e alta conflittualità tra ex coniugi
Affido condiviso e alta conflittualità tra ex coniugi
Suprema Corte di Cassazione – Prima Sezione Civile
Sentenza 15 ottobre 2013 – 31 marzo 2014, n. 7477
Presidente Luccioli – Relatore Campanile
La Cassazione, con la sentenza che si riporta, ha trattato un caso molto interessante relativo all’affido condiviso dei figli nonostante vi sia un’alta conflittualità tra gli ex coniugi.
Nel caso specifico il Tribunale di Firenze pronunciava la separazione personale dei coniugi respingendo le reciproche domande di addebito e disponeva l’affidamento condiviso della figlia minore, domiciliata presso la madre, dettando specifica regolamentazione circa gli incontri fra la figlia e il padre, inizialmente mediante l’intervento di un operatore del servizio sociale;
Entrambi i coniugi proponevano appello (principale e incidentale) avverso queste decisioni poichè entrambi chiedevano l’affido esclusivo della figlia.
La Corte d’Appello di Firenze, in parziale riforma della decisione impugnata, disponeva soltanto un aumento del contributo versato mensilmente dal padre e una diversa regolamentazione delle visite lasciando invariata per il resto quanto stabilito in primo grado.
La Cassazione, infine, ha ricordato agli ex coniugi che “il provvedimento in materia di affidamento della prole deve essere adottato con riferimento all’interesse esclusivo della medesima, si richiede che siano desunti elementi di valutazione dal comportamento, anche processuale, di un genitore nei confronti dell’altro, di per se stesso privo di rilievo ai fini della relativa statuizione, ancorché sintomatico di aspra conflittualità, ove non risulti che la stessa ponga in serio pericolo (circostanza neppure indicata nel quesito) l’equilibrio e lo sviluppo psico-fisico dei figli, in maniera tale da pregiudicare il loro interesse (Cass., 29 marzo 2012, n. 5108)“.
