La Cassazione ammette deroghe al divieto di CTU esplorativa
La Cassazione ammette deroghe al divieto di CTU esplorativa
Corte di Cassazione Terza Sezione Civile – Sentenza n. 2663 del 5 Febbraio 2013
La Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 2663 del 5 febbraio 2013 ha trattato la questione della CTU esplorativa ovvero le indagini approfondite del consulente tecnico di parte non necessariamente connesse alla documentazione o alle prove dedotte in giudizio dalle parti (vietata nel nostro ordinamento).
Il CTU, quale ausiliario del giudice, deve compiere una relazione cercando di rispondere nella maniera più precisa possibile al quesito formulato dal giudice utilizzando gli elemento prodotti in giudizio dalle parti ma nel caso della c.d. ctu esplorativa invece il consulente, per rispondere al quesito formulato dal giudice, è autorizzato a raccogliere ogni elemento di prova disponibile (deve comunque trattarsi di fatti che non per forza devono essere provati solo dalle parti).
Il divieto è la conseguenza del fatto che il consulente non può prendere il posto delle parti circa l’onere della prova.
I giudici del merito accoglievano l’eccezione proposta circa la nullità della ctu perchè non legata ad alcun quesito giudiziale nè al alcun elemento di prova ma questa tesi non è stata condivisa dagli ermellini che hanno ricordato la possibile deroga dal principio generale sopra citato dimostrando come la ctu possa acquistare rilevanza probatoria.
In poche parole, la Corte ha ribadito quei casi eccezionali dove l’accertamento dei fatti risulta possibile grazie a indagini supportate da compentenze tecniche specifiche e, in questo modo ha affermato la possibile deroga del principio generale del divieto di ammissibilità (nel caso in cui vi siano delle valide eccezioni) ammettendo la ctu esplorativa se oggettivamente necessaria quale unico mezzo a disposizione del giudice per l’accertamento dei fatti di causa.
