Stato di salute, lavoro, assegno divorzile
Stato di salute, lavoro, assegno divorzile
Suprema Corte di Cassazione Sezione VI Civile – 1
Ordinanza 22 ottobre 2013 – 13 febbraio 2014, n. 3365
Presidente Di Palma – Relatore Bisogni
La Corte, nel caso in esame, ha accolto quanto era stato deciso dalla corte territoriale in marito all’aumento dell’assegno divorzile perchè, secondo gli ermellini, la Corte di Palermo “ha verificato le possibilità del coniuge richiedente l’assegno di procurarsi con la propria attività lavorativa i mezzi necessari al fine di conservare un tenore di vita tendenzialmente assimilabile a quello goduto in costanza di matrimonio ma è pervenuta a una valutazione negativa in considerazione delle condizioni di salute accertate attraverso la C.T.U. sicché le deduzioni del ricorrente si presentano come una richiesta di riesame del merito della controversia inammissibile in questa sede“.