SS. UU. : chiarimenti sull’ammissione al passivo
Le SS. UU. chiariscono alcuni aspetti relativi all’ammissione al passivo
Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 4231 del 20 febbraio 2013
Di recente le Sezioni Unite, in materia di ammissione al passivo e di tutte quelle possibili conseguenze che si possono verificare sull’argomento, sono intervenute per fare alcune precisazioni su di un contrasto giurisprudenziale molto interessante e, con la sentenza n. 4231 del 20 febbraio 2013, hanno affermato che il principio per cui “Nei confronti del creditore che proponga istanza di ammissione al passivo del fallimento, in ragione di un suo preteso credito, il curatore è terzo e non parte, circostanza da cui discende l’applicabilità dei limiti probatori indicati nell’art. 2704 cod. civ. La mancanza di data certa nelle scritture prodotte si configura come fatto impeditivo all’accoglimento della domanda oggetto di eccezione in senso lato, in quanto tale rilevabile anche di ufficio dal giudice. La rilevazione di ufficio dell’eccezione determina la necessità di disporre la relativa comunicazione alle parti per eventuali osservazioni e richieste e subordina la decisione nel merito all’effettuazione del detto adempimento“.
Testo della Sentenza n. 4213/2013 (pdf)
Nota di approfondimento a cura di Giuseppe Caristena
Le SS. UU. chiariscono alcuni aspetti relativi all'ammissione al passivo
Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 4231 del 20 febbraio 2013
Interessante nota di approfondimento inviata dall'amico Giuseppe Caristena
Articolo consigliato:
Le SS. UU. chiariscono alcuni aspetti relativi all'ammissione al passivo
Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 4231 del 20 febbraio 2013
Articolo consigliato:
Le SS. UU. chiariscono alcuni aspetti relativi all'ammissione al passivo
Corte di Cassazione – Sezioni Unite – Sentenza n. 4231 del 20 febbraio 2013