Sentenze Cassazione

Cassazione : cancellazione dall’Albo per l’avvocato evasore

La Cassazione ha rigettato il ricorso presentato da un avvocato avverso la decisione presa dal Consiglio Nazionale Forense che riduceva la sanzione della radiazione dall’Albo inflitta dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma alla semplice cancelazione ritenendo il professionista responsabile per aver intestato ai propri congiunti assegni dei clienti ma anche di aversi fatto rilasciare da questi, firme su fogli in bianco senza alcuna intestazione etc. oltre che per aversi fatto rilasciare ingenti somme di danaro per l’importo complessivo di circa 4 milioni di euro senza rilasciare le relative fatture.
La Cassazione con sentenza n. 13791 del 1° agosto 2012, ha deciso che “il potere di applicare la sanzione, adeguata alla gravità ed alla natura dell’offesa arrecata al prestigio dell’ordine professionale, è riservato agli organi disciplinari; pertanto, la determinazione della sanzione inflitta all’incolpato dal Consiglio nazionale forense non è censurabile in sede di giudizio di legittimità”, inoltre ha precisato che la sanzione applicata è stata correttamente motivata dal CNF che ha sottolineato “la gravità del comportamento tenuto dall’incolpata, avuto riguardo anche alla intenzione, manifestata dal legale con l’accettazione della lettera di incarico, di porre in essere una continuata evasione fiscale, come risulta anche dalla richiesta del cliente, contenuta nella predetta lettera, di non effettuare la fatturazione sulle somme spettanti al legale: richiesta che, come correttamente avvertito dal C.N.F., non poteva costituire una circostanza attenuante della responsabilità dell’avvocato.”

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