Cassazione : il contenuto del POS non deve essere generico
Cassazione Sentenza n. 28136 del 13 luglio 2012
Cassazione : il contenuto del POS non deve essere generico
La Cassazione tra i vari argomenti che tratta quotidianamente dentro le aule del Palazzaccio, spesso e volentieri ne approfitta per dettare le linee guida in quei settori che, per carenza di norme specifiche o anche a causa di una possibile confusione legislativa, per ovvi motivi di chiarezza, necessitano di avere un’adeguata interpretazione giurisprudenziale.
Anche il Piano Operativo di Sicurezza é stato trattato recentemente dai giudici della Suprema Corte e la terza Sezione Penale, con la sentenza n. 28136 del 13 luglio 2012, ha affermato la responsabilità del datore di lavoro in materia di contenuti del POS.
Più nello specifico, trattandosi di un documento che rappresenta uno strumento di prevenzione dei rischi connessi allo svolgimento dell’attività, non può essere generico ma deve avere disposizioni specifiche in relazione alle diverse e particolari attività che vengono svolte nel cantiere al fine di raggiungere quelli che sono gli obiettivi del Piano di Sicurezza e Coordinamento (PSC).
Pertanto, dalla citata sentenza, in cui addirittura non veniva neppure indicato il numero dei dipendenti del cantiere o le attrezzature utilizzate, emerge che non saranno conformi al dettato del TU 81/08 le indicazioni generiche se non anche ripetitive del PSC.