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Cassazione, valenza stragiudiziale della denuncia di infortunio sul lavoro inviata all’INAIL

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Cassazione, valenza stragiudiziale della denuncia di infortunio sul lavoro inviata all’INAIL

Corte di Cassazione – Sentenza n. 8611/2013

La Suprema Corte di Cassazione ha trattato ancora una volta il tema degli infortuni sul lavoro e, in questo caso, l’analisi dei giudici con la toga d’ermellino si è concentrata su alcuni aspetti che riguardano la denuncia di infortunio che il lavoratore invia al datore di lavoro.

Nella sentenza n. 8611/2013 la Corte stabilisce che negli infortuni sul lavoro può attribuirsi valenza di confessione stragiudiziale alla denuncia inviata dal datore di lavoro all’Inail per la parte in cui ne descrive sia pur succintamente le modalità.

In questo modo Piazza Cavour ha ribaltato le decisioni delle Corti territoriali pronunciate nei confronti di un lavoratore che chiedeva il risarcimento del danno al datore di lavoro per aver subito un danno durante lo svolgimento dell’attività.

Il ricorrente, un uomo che lavorava presso un mobilificio, chiedeva di esser risarcito per un trauma cranico (con postumi) riportato durante le ore di lavoro ma, sia in primo che in secondo grado non gli veniva riconosciuto il valore confessorio alla denuncia di infortunio in cui si parlava di “caduta dallo scaffale” poichè, secondo i giudici, questa era priva dell’elemento soggettivo della consapevolezza e non accompagnata da ulteriori precisazioni o testi oculari.

La Cassazione ha però affermato un diverso principio che ribalta il giudizio d’appello in quanto ha stabilito che “l‘elemento soggettivo della confessione (animus confitendi) si configura come mera volontà e consapevolezza di riconoscere la verità del fatto dichiarato, obiettivamente sfavorevole al dichiarante e favorevole all’altra parte, senza che sia necessaria l’ulteriore consapevolezza di tale obiettiva incidenza e delle conseguenze giuridiche che ne possono derivare”.

Pertanto, “può attribuirsi valenza di confessione stragiudiziale ex art. 2735 Cc ad una denuncia di infortunio sul lavoro effettuata ex art. 53 Dpr n. 1124/65, nella parte in cui ne descrive, sia pur succintamente, le modalità di accadimento e/o ogni altra circostanza di fatto”.

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