Sentenze Cassazione

Cassazione, contraria alla pubblicità occulta degli avvocati

Sentenza Cassazione 2013

 

Cassazione, contraria alla pubblicità occulta degli avvocati
Corte di Cassazione – Sentenza n. 1034/2013

La Cassazione ha dichiarato che “in tema di responsabilità disciplinare degli avvocati, la pubblicità informativa che lede il decoro e la dignità professionale costituisce illecito, ai sensi dell’art. 38 del r.d.l. 27 novembre 1933 n. 1578, poiché l’abrogazione del divieto di svolgere pubblicità informativa per le attività libero-professionali, stabilita dall’art. 2 del dl 4 luglio 2006 n. 223, convertito nella legge 4 agosto 2006, n. 248, non preclude all’organo professionale di sanzionare le modalità ed il contenuto del messaggio pubblicitario, quando non conforme a correttezza”, secondo quanto stabilisce in proposito il codice deontologico forense, specie per il fatto che le informazioni pubblicitarie dovrebbero essere “funzionali all’oggetto, veritiere e corrette” e, pertanto, non dovrebbero violare il segreto professionale, essere equivocche, ingannevoli o denigratorie.

La Cassazione dunque ha fatto le proprie considerazioni sull’argomento proprio perchè una semplice intervista potrebbe occultare un vero e proprio spot pubblicitario e ciò sarebbe contrario a quanto stabilito dal codice deontologico.

Pertanto, per la Corte si devono valutare gli “spot” pubblicitari prendendo in considerazione alcuni fattori quali il “tipo di pubblicazione”, il “titolo dell’articolo”, la “forma dell’intervista”, e verificare se queste costituivano o meno una “modalità” non consona, perché “non consentivano al lettore di percepire con immediatezza di trovarsi al cospetto di una informazione pubblicitaria”, che a buon diritto si poteva ritenere, quindi, “occulta”.

La vicenda che ha trattato la Cassazione riguardava infatti un caso in cui la pubblicità veniva fuori “con modalità lesive della dignità e del decoro della professione”.

Nella sentenza si legge che “il contenuto intrinseco dell’intervista che, lungi dal contenere riferimenti alle problematiche tecnico giuridiche sui rapporti commerciali e societari che ci si aspetterebbe chiamate in causa dal titolo (Joint ventures e partnership all’estero), si sviluppa in quattro pagine attardandosi, invece, sulla struttura, le competenze e le attività dello studio professionale arricchito da numerose rappresentazioni fotografiche”.

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