Cassazione: se il titolo trova conferma negli atti giudiziari non c’è diffamazione. (sentenza n. 6902/2012)
«Il vento di Mani Pulite non scoraggia i tangentomani più accaniti» Questo il titolo di un giornale riferito ad un Dirigente di un Ente che, nonostante Tangentopoli, continuava a chiedere mazzette.
Il caso arriva in Tribunale e l’accusa per la notizia pubblicata con questo titolo (forte, anche a parere della Suprema Corte), è di diffamazione.
La terza sezione civile della Suprema Corte, interessata dal caso, con la sentenza n. 6902/2012 depositata l’8/05/2012, ha chiarito che il titolo del giornale “non ha natura diffamatoria” in quanto i fatti raccontati dall’articolo risultano sostanzialmente veri e, pertanto, la Corte ha escluso qualsiasi pretesa risarcitoria a carico degli editori.
Nel caso di specie la mezzetta era stata ricevuta dal Dirigente dell’Ente per nulla intimorito dalla bufera di Tangentopoli che si viveva all’epoca dei fatti.
In poche parole, il diritto di cronaca, in questo caso, ha avuto la meglio proprio perchè i fatti descritti dalla testata giornalistica, valutato l’articolo nel suo complesso, hanno trovato riscontro negli atti giudiziari.