Sentenze Cassazione

Cassazione, va sanzionato il contribuente anche se l’errore è del commercialista

Cassazione, va sanzionato il contribuente anche se l’errore è del commercialista

Corte di Cassazione – Sentenza n. 2813 del 6 febbraio 2013

La Suprema Corte ha stabilito che il contribuente deve pagare le sanzioni anche nel caso in cui queste siano la conseguenza di un errore fatto dal commercialista.

Se negli ultimi tempi la Corte ci aveva abituato a sentenze sempre favorevoli ai contribuenti questa volta c’è stata una piccola inversione di marcia.

Gli ermellini infatti hanno trattato il caso di un’azienda che ha denunciato per truffa il professionista della contabilità per non aver provveduto a versare le imposte dovute. Dopo aver accertato il fatto il contribuente ha saldato il debito al Fisco ma ne ha contestato le sanzioni.

Questa volta a “vincere” è stata l’Agenzia delle Entrate che ha presentato ricorso innanzi ai giudici di Piazza Cavour che lo hanno accolto sottolineando come le espressioni utilizzate dalla Ctr risultano “generiche ed apodittiche, non risultando verificato ed evidenziato se la responsabilità del professionista attenesse dall’omessa dichiarazione ovvero al mancato pagamento e neppure gli elementi presi in considerazione e valorizzati, per giungere a ritenere che la responsabilità esclusiva dell’infrazione fiscale fosse riconducibile a fatto di terzi e che nessuna colpa fosse addebitale alla società, malgrado l’obbligo specifico degli adempimenti dovuti e rimasti inevasi, gravasse sulla stessa”.

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