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Cassazione : coppia condannata per atti osceni durante la partita dell’Italia

Cassazione : coppia condannata per atti osceni durante la partita dell’Italia
Corte di Cassazione – Sesta Sezione Penale – Sentenza n. 44214 /2012

Sorpresi nudi a fare sesso in strada durante la partita dell’Italia. Convinti del fatto che nessuno stesse vedendo le loro performance, anche per l’imminente inizio della partita di Mondiale della Nazionale italiana (Mondiali del 2006) un uomo e una donna si sono lasciati andare, in preda alla passione, consumando un rapporto sessuale per le vie cittadine.

La vicenda è finita in Tribunale e dopo le sentenze di merito la Cassazione ha messo fine al processo condannando i protagonisti in via definitiva per atti osceni in luogo pubblico.

I due imputati, che all’epoca dei fatti avevano 59 anni l’uomo e 41 la donna, come dichiarato dalla difesa degli stessi, sono stati sorpresi  “in una zona periferica e isolata” della citta’ (Lecce) “in orario serale e in un giorno in cui era programmata in televisione la trasmissione di una partita della Nazionale italiana ai Mondiali di Calcio (precisamente era il 30 giugno 2006) dunque in un contesto in cui” la coppia “aveva maturato la convinzione di non essere vista da alcun passante” e, proprio per questo, a parer della difesa degli imputati “la loro condotta non aveva posto in pericolo l’interesse giuridico protetto del senso del pudore”

I due venivano in un primo momento assolti dal giudice di primo grado ma poi condannati dalla Corte d’Appello di Lecce per il suddetto reato.

Infine, la sesta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, interessata dal caso, con la sentenza n. 44214 /2012 confermava la sentenza dei giudici territoriali compresa l’ulteriore condanna inflitta  alla donna per essersi scagliata contro i poliziotti rifiutando la sua identificazione.

Per i Giudici di Piazza Cavour “I due imputati erano stati scoperti dagli agenti di Polizia nel mentre, completamente nudi, stavano consumando un rapporto sessuale lungo una strada dell’abitato cittadino, sia pur in un quartiere periferico, regolarmente transitata e con abitazioni adiacenti, in un orario, quello delle 19:30 (teatro anteriore all’ora in cui tramonta i sole) nel quale era ragionevole immaginare un normale passaggio di persone e mezzi, tenuto conto che si trattava di una serata di fine giugno”.

Secondo la Corte “mentre appare del tutto irrilevante la circostanza che fosse stata programmata quella sera la trasmissione in Tv di una partita della Nazionale di calcio italiana (che, comunque, sarebbe iniziata solo piu’ tardi), e’ determinante quanto sottolineato dalla Corte territoriale che ha rilevato come, sulla base delle dichiarazioni testimoniali acquisite, fosse emerso che gli imputati erano stati notati nel mentre, del tutto nudi, si trovavano nei pressi di una vettura, ma fuori dalla stessa, a pochi metri dalla strada principale, senza alcun ostacolo, quale un muro o un albero, che potesse coprire la visuale a chi si fosse trovato a passare”.

Cos’ facendo i due davano luogo a “un comportamento certamente lesivo del comune senso del pudore”.

Mentre il ricorso della donna e’ stato dichiarato inammissibile quello dell’uomo sarà nuovamente riesaminato dalla  Corte d’Appello di Lecce per verificare la possibilita’ di concedere al “focoso” imputato la sospensione condizionale della pena e la non menzione della condanna.

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