Determinare l’età di un individuo tramite un accertamento radiografico del polso
Suprema Corte di Cassazione III Sezione Penale
Sentenza 25 marzo– 18 settembre 2014, n. 38280
Presidente Gentile– Relatore Savino
I giudici di merito ritenevano che nel caso di specie non potesse ritenersi essere mai sorto alcun effettivo dubbio in capo all’autorità giudiziaria sull’età degli indagati visto che gli operanti, all’atto stesso dell’arresto, provvedevano subito a condurli in ospedale affinché venissero sottoposti a radiografia del polso secondo il metodo di Greulich e Pyle.
Sulla base di detto metodo, i sanitari, verificata la completa saldatura dei nuclei di accrescimento radiale ed ulnare, concludevano per un’età di almeno 18 anni.
I giudici di merito affermavano che la possibilità che i prevenuti “fossero minorenni appariva come un’ipotesi limite, estremamente improbabile e dunque inidonea ad essere ricondotta alla categoria di un’incertezza cui attribuire un valore giuridico; ciò anche alla luce del fatto che gli accertamenti erano stati compiuti con il metodo scientifico ritenuto più affidabile“.
In Cassazione, i giudici, richiamando la relazione del consulente del PM, affermavano che “il metodo più affidabile per la determinazione dell’età era proprio quello eseguito e denominato di Greulich e Pyle. Inoltre, sebbene alcuni autori scientifici asserivano l’esistenza di un precoce sviluppo scheletrico nei soggetti di razza africana, ciò sarebbe vero nei primi anni di vita, mentre perderebbe significato nell’infanzia inoltrata ed a maggior ragione in fase adolescenziale allorchè lo sviluppo scheletrico diverrebbe analogo a quello della popolazione caucasica. Ad ogni modo, rilevava logicamente il tribunale del riesame, riferendosi alla consulenza tecnica depositata dal consulente dell’accusa, nel caso in esame il referto medico riportava la completa saldatura dei nuclei di accrescimento radiale ed ulnare. Non si trattava quindi di una situazione “limite” nella quale la saldatura è in via di completamento, ma i risultati degli accertamenti strumentali erano compatibili con un’età sensibilmente maggiore degli anni diciotto“.
Del resto, prosegue il Collegio, questa Corte già si è espressa al riguardo asserendo che “la espletata consulenza tecnica (accertamento radiografico del polso) dà conto dei risultati di un esame oggi esperito in tutti i casi consimili ed in grado di offrire un tranquillizzante grado di certezza in ordine ai suoi esiti circa il processo di accrescimento dell’organismo nell’età evolutiva” (Cfr. Cass. n. 18336 del 10.3.2003)“.