Sentenze Cassazione

Diritto d’autore e modifica delle console per video-games

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Diritto d’autore e modifica delle console per video-games
Corte di Cassazione, sezione III Penale
Sentenza 15 aprile – 25 maggio 2015, n. 21621
Presidente Fiale – Relatore Pezzella

La Corte di Cassazione, con la sentenza in commento, ha esaminato il caso che interesserà tutti gli amanti dei videogames, poichè gli ermellini hanno dovuto valutare se la condotta di chi vende e modifica console per poter leggere giochi masterizzati, violando le regole sul diritto d’autore.

Nel caso di specie, l’imputato veniva condannato in primo e secondo grado per il reato di cui all’art. 171 ter, comma f bis, L. 22-4-1941 n. 633, modificato dal D.L.vo 9-4-2003 n. 68 “perché distribuiva e vendeva o comunque deteneva per scopi commerciali n. 25 consolle aventi la prevalente finalità e l’uso di elude­re efficaci misure tecnologiche di cui all’art. 102 quater, ovvero principalmente prodotti, adattati o realizzati con la finalità di rendere possibile o facilitare delusione di predette misure“.

Avverso tale provvedimento l’imputato proponeva ricorso per Cassazione, a mezzo del proprio difensore di fiducia deducendo : – Motivazione carente e/o apparente, ovvero contraddittorietà e manifesta illogicità della motivazione (art. 606 lett. e cod. proc. pen.); – Inosservanza e/o erronea applicazione della legge penale – ulteriore carenza motivazionale della sentenza; – Carenza di prova in ordine alla messa in vendita del materiale oggetto di sequestro – ulteriore carenza e/o assenza motivazionale; – Inosservanza dei principi di diritto dettati dalla Cassazione in materia di processo indiziario.

Il ricorso veniva rigettato per l’infondatezza dei motivi illustrati dall’imputato.

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