Dubbio diagnostico e responsabilità del medico del pronto soccorso
Sentenza n. 45602/2021
Giurisprudenza Penale – Cassazione – Errore Medico – Responsabilità Medica – Nesso di Causalità – Medicina d’urgenza – Pronto Soccorso – Cura/decesso del paziente – Corretta diagnosi / Diagnosi Differenziale / Errore / Dubbio Diagnostico – Indagine Patologie Alternative – Sentenza n. 45602/2021
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza n.45602/2021 che si riporta al link in fondo all’articolo, ha trattato un particolare caso di responsabilità medica.
Più nello specifico, la Cassazione ha avuto modo di definire meglio le garanzie che gravitano attorno alla cd. “medicina d’urgenza” e, dunque, il nesso causale tra l’operato del sanitario e il decesso del paziente, nel caso in cui non vengano disposti gli accertamenti clinici necessari per pervenire ad una diagnosi corretta così da intervenire tempestivamente alla cura.
Si legge in sentenza: “fino a quando il dubbio diagnostico non sia stato risolto e non vi sia alcuna incompatibilità tra accertamenti diagnostici e trattamenti medico chirurgici, il medico che si trovi di fronte alla possibilità di diagnosi differenziale non deve accontentarsi del raggiunto convincimento di aver individuato la patologia esistente quando non sia in grado, in base alle conoscenze dell’arte medica da lui esigibili (anche nel senso di chiedere pareri specialistici), di escludere patologie alternative, proseguendo gli accertamenti diagnostici e i trattamenti medico chirurgici necessari.“
Dunque, è obbligo del medico, valutare tutte le possibili ipotesi che possono riconnettersi alla sintomatologia del paziente, specie laddove si possano verificare casi di maggior gravità rispetto a quella più evidente.