Sentenze Cassazione

E’ reato mandare a quel paese i vicini di casa.

Attenzione a come ci comportiamo coi vicini di casa, una parola di troppo potrebbe costarci cara. La Cassazione, con la Sentenza 48072/11, confermando quella già emessa dai giudici di merito, ha condannato una donna per il reato di ingiurie e conseguente risarcimento del danno, per aver mandato a quel paese la propria vicina di casa. Quest’ultima, protestando per i rumori che non facevano dormire il suo piccolo bambino, ha iniziato a suonare ripetutamente il campanello dei vicini che, appunto, hanno “invitato” la giovane mamma a recarsi presso “altri luoghi”…  Per la Cassazione questo “invito” non è soltanto maleducazione nè “può considerarsi come un semplice sfogo dovuto all’invadenza” della vicina ma è “indice di vero e proprio disprezzo” in quanto “aver bussato più volte alla porta non può considerarsi un fatto ingiusto tale da poter legittimare una simile reazione”, pertanto, la richiesta di non fare rumore quindi non costituisce “un fatto ingiusto al quale reagire in stato d’ira con frasi ingiuriose”.

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