La Cassazione fissa i paletti alla satira.
Con la sentenza n. 1753 la Cassazione fissa i paletti al diritto di satira. Accogliendo il ricorso dell’ex Ministro della Difesa Cesare Previti contro il gruppo Espresso, relativo ad alcuni articoli ritenuti diffamatori e lesivi della sua immagine pubblicati sul quotidiano “La Repubblica” e nel supplemento “Il Venerdì”, la Corte, pur ricordando che la satira si sottrae alle restrizioni previste per il diritto di cronaca non dovendo rispondere al parametro della verità e che ha una “funzione essenziale di controllo sociale e di protezione contro gli eccessi del potere”… “deve arrestarsi rispetto a valori e beni fondamentali tutelati in via costituzionale” senza non travalicare il limite della continenza e della funzionalità delle espressioni o delle immagini rispetto allo scopo di denuncia sociale o politica perseguito.