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La qualifica professionale riduce l’assegno di mantenimento. (CASSAZIONE SENTENZA n. 4571/2012)

La qualifica professionale può incidere per determinare l’importo relativo all’assegno di mantenimento dell’ex coniuge. Lo ha stabilito la I sezione civile della Suprema Corte di Cassazione con la sentenza n. 4571/2012 in cui ha precisato, con riferimento alla valutazione ponderata comparata delle situazioni di entrambi i coniugi, di tener conto della qualifica come possibile fonte di reddito.
Nel caso specifico, la donna che risultava essere priva di mezzi economici non è stata ritenuta priva della capacità di produrre reddito. In corso di causa l’importo che era stato fissato dal Tribunale per il suo mantenimento era di €. 700 oltre a quello relativo ai figli (maggiorenni ma ancora conviventi con la madre).
In Appello la Corte ha ridotto l’importo dell’assegno rilevando che la donna ha sì il diritto di percepire l’assegno ma la qualifica di insegnante da lei posseduta le permette di dare lezioni private o di collaborare con scuole pubbliche o private.
La Cassazione ha confermato quanto stabilito dalla Corte d’Appello.

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