Lavoro sommerso: solo prova documentata può smentire gli ispettori dell’INPS.
La Cassazione ha stabilito che nel caso in cui gli ispettori dell’INPS accertano presso la presenza di lavoratori in nero, il datore di lavoro potrà smentire il verbale di accertamento soltanto presentando una prova contraria documentata. In sostanza, per colpire la grossa presenza di lavoro sommerso presente nel nostro territorio, con la sentenza n. 9594 del 13 giungo 2012, le sezioni unite civili, nella valutazione delle versioni rese dalle parti interessate (imprenditore / ispettori INPS) hanno attribuito maggior peso alle dichiarazioni degli organi di controllo e, pertanto, salvo prova contraria documentata, l’azienda sarà costretta a pagare la multa all’Agenzia delle Entrate prevista dall’art. 3, comma 3 del DL n. 12/2002, convertito dalla Legge n. 73/2002 che prevede un’ammenda pari all’incremento tra il 200% e il 400% del costo del lavoro calcolato sulla base del contratto collettivo nazionale, per ognuno dei lavoratori irregolari.