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Lesioni e tenuità del fatto

Suprema Corte di Cassazione V Sezione Penale Sentenza n. 40099/2018 dep. 06/09/2018

Lesioni e tenuità del fatto
Suprema Corte di Cassazione V Sezione Penale
Sentenza n. 40099/2018 dep. 06/09/2018
 
Cassazione7
 
La Suprema Corte di Cassazione, con la sentenza che di seguito si riporta, ha avuto modo di esaminare ancora una volta l’applicazione o meno dell’istituto della tenuità del fatto di cui all’art. 131-bis c.p. nel caso di lesioni personali.
 
Il caso giunto a Piazza Cavour riguardava una lite fra due donne che ha comportato per una di queste lesioni guaribili in 14 gg.
 
Gli ermellini, circa la mancata applicazione della speciale tenuità del fatto hanno richiamato i principi ampliamente trattati nella sentenza n. 24780/2017 spiegando che “l’assenza dei presupposti per l’applicabilità della causa di non punibilità per la particolare tenuità del fatto può essere rilevata anche con motivazione implicita dovendosi ravvisare, nei passaggi della motivazione della sentenza della Corte di Appello relativi all’entità delle lesioni (14 giorni) subite dalla parte offesa e alla sussistenza del delitto di danneggiamento commesso con violenza alla persona o con minaccia, un’implicita esclusione della particolare tenuità del fatto“.
 
Articolo 131 bis Codice Penale
Esclusione della punibilità per particolare tenuità del fatto
 
Nei reati per i quali è prevista la pena detentiva non superiore nel massimo a cinque anni, ovvero la pena pecuniaria, sola o congiunta alla predetta pena, la punibilità è esclusa quando, per le modalità della condotta e per l’esiguità del danno o del pericolo, valutate ai sensi dell’articolo 133, primo comma, l’offesa è di particolare tenuità e il comportamento risulta non abituale.
L’offesa non può essere ritenuta di particolare tenuità, ai sensi del primo comma, quando l’autore ha agito per motivi abietti o futili, o con crudeltà, anche in danno di animali, o ha adoperato sevizie o, ancora, ha profittato delle condizioni di minorata difesa della vittima, anche in riferimento all’età della stessa ovvero quando la condotta ha cagionato o da essa sono derivate, quali conseguenze non volute, la morte o le lesioni gravissime di una persona.
Il comportamento è abituale nel caso in cui l’autore sia stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza ovvero abbia commesso più reati della stessa indole, anche se ciascun fatto, isolatamente considerato, sia di particolare tenuità, nonché nel caso in cui si tratti di reati che abbiano ad oggetto condotte plurime, abituali e reiterate.
Ai fini della determinazione della pena detentiva prevista nel primo comma non si tiene conto delle circostanze, ad eccezione di quelle per le quali la legge stabilisce una pena di specie diversa da quella ordinaria del reato e di quelle ad effetto speciale. In quest’ultimo caso ai fini dell’applicazione del primo comma non si tiene conto del giudizio di bilanciamento delle circostanze di cui all’articolo 69.
La disposizione del primo comma si applica anche quando la legge prevede la particolare tenuità del danno o del pericolo come circostanza attenuante.
 
Leggi il testo della Sentenza 40099-2018

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Ideatore e fondatore di questo blog, iscritto all'Ordine degli Avvocati di Palmi e all'Ilustre Colegio de Abogados de Madrid; Sono appassionato di diritto e di fotografia e il mio motto è ... " il talento non è mai stato d'ostacolo al successo... "
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