Nessun mantenimento per i “bamboccioni” che rifiutano il lavoro.
Si perde il diritto al mantenimento da parte dei genitori se si rifiuta ingiustificatamente un lavoro offerto dal padre. Lo ha stabilito la sesta sezione civile della Corte du Cassazione con la Sentenza n. 610/12 trattando il caso di una 36enne non economicamente autonoma che, a differenza degli altri figli, aveva rifiutato il lavoro offerto dal padre. La Corte d’Appello aveva revocato il mantenimento e gli Ermellini, condividendo la decisione dei giudici di merito hanno motivato la decisione chiarendo che il no dell’assegno di mantenimento “si rivela irreprensibilmente e attendibilmente fondato sulla puntuale verifica delle condizioni personali ed economiche della figlia, ormai trentaseienne e titolare di rendita immobiliare nonche’ di titolo di studio universitario, e, dunque, in grado di attendere ad occupazioni lucrative ingiustificatamente, invece, da lei rifiutate”