Niente immersioni: risarcimento danno da vacanza rovinata.
Secondo la Corte di Cassazione anche il solo fatto di non aver potuto eseguire delle immersioni subacquee in vacanza può dare diritto al risarcimento del danno da vacanza rovinata.
Il caso trattato dalla Corte si riferisce alla storia di un sub intenzionato ad effettuare delle immersioni subacquee a Creta. Al momento della prenotazione aveva specificamente richiesto di poter effettuare delle immersioni che costituivano il motivo principale della vacanza. Arrivato sul posto, con grande amarezza, constatava che in quel periodo le immersioni erano vietate.
Il caso, giunto fino al Palazzaccio, si è concluso positivamente per il sub che spiegato ai giudici i motivi per cui l’agenzia avrebbe dovuto avvisarlo dell’impossibilità di fare immersioni e che, non avendolo fatto, a lui sarebbe spettato il diritto al risarcimento da vacanza rovinata.
La terza sezione civile della Corte, con sentenza n.4372/2012, ha accolto il ricorso e precisando che l’omettere informazioni rilevanti (nella specie il divieto di effettuare immersioni) costituisce “violazione di natura contrattuale”.
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