Sentenze Cassazione

Omicidio colposo per il rumeno che organizzava i viaggi in continer per i clandestini.

La quarta sezione penale della Suprema Corte di Cassazione, ha convalidato una condanna per omicidio colposo nei confronti di un rumeno (sentenza 20245/12), che dietro compenso, organizzava viaggi per clandestini rinchiudendoli dentro ai container.

Per la Corte “correttamente è stata esclusa ogni valenza al consenso delle vittime a quelle peculiari e pericolose modalità di emigrazione, cioè al loro confinamento nei container, e quindi ad affrontare il pericolo, in modo da sfuggire al controllo”.
I clandestini, imbarcati al porto di Livorno e ritrovati a Montreal in avanzato stato di decomposizione, per i giudici con l’ermellino, ma anche per i giudici della Corte d’Appello, “l’asfissia o inalazione venefica o a freddo non sarebbero state mortali se le persone avessero avuto la posibilità di tornare all’aria, o di andare più al caldo o, comunque, di chiedere soccorso”, pertanto continua la Corte, “è conforme alla più elementare logica la prevedibilità dell’evento dannoso che ne seguì, sicché la colpa dell’imputato, che peraltro si esplicò anche nella fase induttiva a quel tipo di emigrazione clandestina oltre che in quella esecutiva, fu davvero enorme tanto da rasentare la colpa cosciente che, comunque, è stata esclusa e si pose come causa diretta delle morti”. 

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