Sentenze Cassazione

Se l’albergo non corrisponde al depliant la vacanza deve essere rimborsata

Se l’albergo non corrisponde al depliant la vacanza deve essere rimborsata
Corte di Cassazione – Sentenza n. 1033 del 17 gennaio del 2013

C’è sempre tempo per una vacanza ma meglio non dimenticare alcune situazioni che potrebbero tornarci utili nel caso in cui non tutto vada come avevamo previsto.
Il tour operator mostra sempre dei posti bellissimi, caldi, paradisiaci ma poi quando si arriva nei luoghi di villeggiatura c’è corrispondenza tra le foto viste nel catalogo e la realtà?

La cassazione ha trattato l’argomento grazie al ricorso presentato da un turista, scontendo dal luogo in cui ha trascorso le vacanze e intenzionato ad ottenere il risarcimento del danno da vacanza rovinata.

In pratica, l’uomo, acquirente di un pacchetto “all inclusive” aveva soggiornato in un hotel diciamo non del tutto corrispondente a quello visto nel catalogo e, pertanto, munitosi di fotocamera, inevece di fare le foto tipiche dei turisti, si è concentrato a fotografare l’albergo in lungo e in largo per documentare la trascuratezza degli ambienti e la scarsa pulizia dello stesso.

Il tour operator si era difeso in giudizio rappresentando ai giudicanti il fatto che non fosse certa la provenienza delle foto allegate dal “turista scontento” ma i giudici hanno precisato che ai fini dell’operatività della norma ex art. 2712 del codice civile in tema di disconoscimento delle riproduzioni fotografiche, occorre che vi sia fornita la prova cd. ‘negativa’, ossia che colui contro il quale la riproduzione è utilizzata, dimostri effettivamente che non si riferisce alla circostanza addotta.

Con la sentenza n. 1033 del 17 gennaio del 2013 hanno dato ragione al turista osservando che non sono sufficienti le affermazioni del tour operetor circa la possibilità che le foto siano state scattate dentro un’altra strutturta ricettiva perchè senza un vero e proprio disconoscimento delle stessei, anche con altre riproduzioni fotografiche che facessero vedere l’effettiva qualità della struttura, tutto il materiale è liberamente valutabile dal giudice e può essere utile ai fini della decisione.

Per i giudici, la sistemazione non era all’altezza e quindi la vacanza ai tropici è stata rovinata e, pertanto, il cliente “scontento” dovrà essere risarcito dal tour operator (lasciando indenne l’agenzia di viaggi che non ha nessuna colpa per il deludente soggiorno).

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