Sentenze Cassazione

Separazione, addebito e tradimenti reciproci

Separazione, addebito e tradimenti reciproci
Corte di Cassazione, sez. VI Civile – 1
Ordinanza 8 luglio – 13 ottobre 2014, n. 21596
Presidente Di Palma – Relatore Dogliotti

La Cassazione, con l’ordinanza che si riporta al link in fondo all’articolo, ha esaminato un caso di separazione giudiziale dei coniugi e, più nello specifico, decidere su chi far ricadere l’addebito della separazione dato che nel corso della vita coniugale vi erano stati tradimenti reciproci tra le parti.

Come spesso abbiamo letto nelle sentenze della Cassazione non è tanto il tradimento in sè a giustificare l’addebito nei confronti di una delle parti ma se non altro l’analisi generale di tutto ciò che ha caratterizzato la vita familiare e, nel caso, anche ciò che ha condotto uno dei coniugi a tradire.

Nel caso di specie siamo in una situazione di doppio tradimento poichè, da ciò che è emerso nel corso del giudizio di primo grado, entrambe le parti hanno avuto relazioni extra-coniugali ma per i giudici di Piazza Cavour, mentre quella del marito iniziata nel 2003, poi cessata e ripresa in prossimità della separazione non trova alcuna giustificazione, il tradimento della moglie appare “relativamente giustificato” e questo perchè, diversamente di quella più duratura, ostinata e risalente del marito, la donna ha iniziato la propria relazione extra-matrimoniale quando ormai si era deteriorato il rapporto coniugale (al riguardo, giurisprudenza consolidata di questa Corte: tra le altre, Cassazione n. 27730/2013).

In altri termini, i due tradimenti non possono considerarsi sullo stesso piano perchè la successiva relazione della moglie appunto costitutiva una diretta conseguenza della crisi coniugale già in stato avanzato.

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