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Tutela, reintegrazione, possesso, parcheggio, uso ininterrotto

Tutela, reintegrazione, possesso, parcheggio, uso ininterrotto
Suprema Corte di Cassazione Sezione II Civile
Sentenza 30 gennaio – 25 febbraio 2014, n. 4498
Presidente Triola– Relatore Correnti

Il condominio lamentava al giudice di primo grado lo spoglio perpetrato dall’IACP con richiesta di reintegra deducendo che detto Istituto aveva rimosso sigilli e saldature che precedentemente chiudevano un cancello a metà della via Vigliena, consentendo il passaggio e l’utilizzo a scopo di parcheggio anche ai conduttori dello stabile dell’ente.

L’azione veniva rigettata ma in appello la decisione veniva parzialmente riformata dalla Corte territoriale di Roma poichè i giudici disponevano la cessazione di ogni turbativa da parte dell’ATER Roma e dei Condomini ed il ripristino a cura e spese dell’ATER della chiusura del cancello con saldatura, rigettava l’appello incidentale dell’associazione inquilini di viale delle Milizie 3 e condannava gli appellati alle spese.

L’intervento adesivo dell’associazione degli inquilini degli alloggi già di proprietà IACP, ora ATER, era ammissibile.

L’azione era stata correttamente qualificata di manutenzione ed era pacifico, perché non contestato in primo grado dall’IACP, che il condominio avesse posseduto in via esclusiva da più di trent’anni.

 

Foto Parcheggio

 

Ricorrono in cassazione, con distinti ricorsi, l’ATER e l’associazione inquilini.

Gli ermellini, analizzando il caso, osservano che “che occorre distinguere tra possesso utile ai fini della usucapione e situazione di fatto tutelabile in sede possessoria, indipendentemente dalla prova che spetti un diritto, da parte di chi è privato della disponibilità del bene“.

Inoltre, prosegue la Corte, “La relativa legittimazione attiva spetta non solo al possessore uti dominus ma anche al detentore nei confronti dello spoliator che sia titolare del diritto e tenti di difendersi opponendo che “feci sed iure feci” e, infine, richiamando dei precedenti precisa che “A chi invoca la tutela è sufficiente provare una situazione di fatto, protrattasi per un periodo di tempo apprezzabile, con la conseguenza che è sufficiente un possesso qualsiasi, anche se illegittimo ed abusivo, purchè abbia i caratteri esteriori di un diritto reale (Cass. I° agosto 2007 n. 16974, 7 ottobre 1991 n. 10470)“.

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