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Le urgenze non giustificano l’uso del cellulare alla guida

Le urgenze non giustificano l’uso del cellulare alla guida
Corte di cassazione – Sezione VI civile
Sentenza 8 ottobre 2014 n. 21266

cellulare alla guidaLa Cassazione, con una recente sentenza, ha chiaramente vietato l’uso del cellulare mentre si è alla guida anche nel caso in cui l’automobilista si trovi in una situazione di emergenza.

Non molto tempo fa, la Corte si era trovata ad affrontare un caso del genere, dove un genovese giustificava l’uso del cellulare dovuto a gravi motivi familiari ma ciononostante, veniva multato e costretto a ricorrere fino a Piazza Cavour per cercare di farsi annullare la sanzione amministrativa.

Niente da fare, la Cassazione non ha riconosciuto nella versione fornita dall’automobilista nessun motivo valido per poter giustificare l’uso del cellulare e, di conseguenza, ha rigettato le sue richieste motivando così la propria decisione: “La situazione di pericolo, quando si riconnette alle cure mediche, all’alimentazione o ai medicinali, deve avere un carattere di indilazionabilità e cogenza tali da non lasciare all’agente alternativa diversa dalla violazione della legge – si legge nella motivazione – in quanto la moderna organizzazione sociale, venendo incontro con i mezzi più disparati a coloro che possono trovarsi in pericolo di vita per il non soddisfacimento dei predetti bisogni, ha modo di evitare altrimenti il possibile, irreparabile danno alla persona.

Non può non essere ritenuto sussistente lo stato di necessità, come scriminante dell’illecito, quando sussista la possibilità di ovviare altrimenti al pericolo, per cui in tema di uso del telefono cellulare senza auricolare o vivavoce durante la guida, per chiamare un medico in soccorso di un ammalato o per organizzare il trasporto del malato ad un centro di cura, deve ritenersi che il conducente non possa invocare – in conclusione – l’esimente ove non sia dimostrata l’impossibilità, e non la semplice difficoltà o scomodità, di ricorrere a mezzi leciti alternativi, quale il fermarsi a lato della strada per i pochi minuti necessari alla comunicazione”.

Il caso si ripete, ma questa volta da Genova ci spostiamo a Padova, dove una dottoressa veniva multata per aver usato il cellulare, senza auricolare, mentre si trovava alla guida.

La donna giustificava il proprio comportamento legandolo ad uno “stato di necessità” poichè era in attesa di una telefonata molto urgente da parte di un superiore che doveva darle delle informazioni su una paziente in pericolo di vita.

Anche in questo caso, la Cassazione non ha avuto alcun dubbio e ha adottato la stessa linea utilizzata nel caso genovese, non riconoscendo nessuna esimente per il trasgressore precisando che lo «stato di necessità» può essere invocato solo in caso di «effettiva situazione di pericolo imminente di danno grave alla persona, non altrimenti evitabile, ovvero l’avere agito in esecuzione di un ordine non macroscopicamente illegittimo, nonché l’erronea persuasione di trovarsi in tali situazioni, persuasione provocata da circostanze oggettive».

Testo della sentenza n. 21266/2014

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