Ingiusta detenzione: l’indennizzo è uguale per tutti
La Cassazione, in materia di ingiusta detenzione, ha stabilito che l’indennizzo dei pregiudicati deve essere uguale a quello degli incensurati, e, pertanto, sono irrilevanti le precedenti condanne penali e soprattutto queste ultime non giustificano il taglio spesso operato dai giudici di merito per chi è abituato a frequentare le patrie galere.
Questa materia, che nel passato era stata trattata dalla Cassazione in maniera opposta, è stata rivista dalla III sezione penale che, con la Sentenza n. 17404 del 2011, grazie al caso di un calabrese, pregiudicato ma che per i reati precedenti non aveva mai fatto carcere, e che, per l’ingiusta detenzione, i giudici di merito gli avevano riconosciuto un indennizzo più basso, ha stabilito che la sofferenza è uguale per tutti.