Lavoro
Archivio Lavoro, licenziamento, giusta causa, sanzione disciplinare, tfr, part time, articolo 18, statuto dei lavoratori, datore di lavoro, dipendente, lavoro subordinato, mobbing, bossing, reintegra,
– Sentenze Cassazione
Secondo quanto recentemente stabilito dalla Suprema corte di Cassazione con la sentenza n. 12561 del 22 Maggio 2013 se il dipendente non è in grado di svolgere il proprio ruolo può essere licenziato.
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Con la sentenza in esame la Cassazione tratta il tema del risarcimento del danno per violazione dei debito di sicurezza chiarendo in maniera dettagliata quale sia termine di prescrizione applicabile.
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Cassazione Civile - il rapporto tra il lavoratore e datore di lavoro in relazione al pregiudizio conseguente al comportamento illegittimo di quest'ultimo che, a quanto pare, non sempre debbano intendersi come situazioni collegate fra loro e, pertanto, la Cassazione pone a carico del lavoratore l'onere di provare (anche con presunzioni) l'illegittimità della condotta datoriale ex art. 2697 c.c.
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Alunno maggiorenne e responsabilità dell'insegnante - Corte di Cassazione - Sentenza n. 11751 del 15 maggio 2013 - La Cassazione ha pronunciato una interessante sentenza che riguarda il mondo della scuola e, più nello specifico, il rapporto insegnante esistente tra l'insegnante e l'alunno quando quest'ultimo diviene maggiorenne.
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Corte di Cassazione - Sentenza n. 19760 dell'8 maggio 2013 - "nelle imprese di una certa dimensione il rapporto tra dirigente e sottoposto, ancorché quotidiano, non è mai di tipo 'familiare', perché proprio quelle dimensioni marginalizzano i rapporti intersoggettivi esaltando l'aspetto gerarchico, tra soggetti che operano su piani differenti."
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Cassazione, dipendente infedele e licenziamento per giusta causa - Corte di Cassazione Lavoro - Sentenza n. 10959 del 9 maggio 2013
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Sentenza n. 10552 del 7 maggio 2013 - è del tutto coerente la valutazione che la Corte d'appello compie circa la proporzionalità della sanzione rispetto alla condotta, non solo con riguardo allo specifico inadempimento previsto dalla norma collettiva ma, più in generale, con riferimento alla irrimediabile lesione del vincolo fiduciario e dunque alla violazione della norma generale di cui all'art. 2119 c.c.
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In materia di lavoro la Suprema Corte ha stabilito che ogni singolo episodio che singolarmente non è tale da comportare il licenziamento del lavoratore ma è comunque idoneo ad incidere negativamente nel rapporto lavorativo deve essere concretamente valutato poichè insieme ad altre azioni, anche queste singolarmente ininfluenti, possono comportare il licenziamento del dipendente per giusta causa.
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