Cassazione, vanno segnalati nel menù i prodotti surgelati
Suprema Corte di Cassazione III Sez. Penale Sentenza n. 38793/2018
Vanno segnalati nel menù i prodotti surgelati, lo dice la Cassazione
Suprema Corte di Cassazione III Sez. Penale
Sentenza n. 38793/2018
Suprema Corte di Cassazione III Sez. Penale
Sentenza n. 38793/2018

Con la sentenza che di seguito si riporta, la terza sezione penale della Suprema Corte di Cassazione ha esaminato un caso particolare di frode nell’esercizio del commercio.
Gli ermellini, infatti, hanno ribadito che deve essere data una informazione chiara sui prodotti inseriti nel menù affinché i clienti siano pienamente consapevoli della loro scelta.
Detta segnalazione può essere fatta anche semplicemente utilizzando gli asterischi * ovvero una scrittura differente o in grassetto ma, in ogni caso, non può mancare nel menù del ristorante.
Articolo 515 Codice Penale
Frode nell’esercizio del commercio
Frode nell’esercizio del commercio
Chiunque, nell’esercizio di una attività commerciale, ovvero in uno spaccio aperto al pubblico, consegna all’acquirente una cosa mobile per un’altra, ovvero una cosa mobile, per origine, provenienza, qualità o quantità, diversa da quella dichiarata o pattuita, è punito, qualora il fatto non costituisca un più grave delitto [440-445, 455-459], con la reclusione fino a due anni o con la multa fino a duemilasessantacinque euro.
Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a centotre euro.
Se si tratta di oggetti preziosi, la pena è della reclusione fino a tre anni o della multa non inferiore a centotre euro.
Leggi il testo della Sentenza n. 38793-2018