Mantenimento anche per il matrimonio a distanza
Vivere un matrimonio a “distanza” non fa perdere il diritto al mantenimento, lo ha stabilito la Cassazione con la Sentenza n. 19349/2011, in cui ha repinto il ricorso presentato un “ex marito” che intendeva chiudere ogni rapporto con la precedente compagna (anche quello relativo al mantenimento di quest’ultima), fondando la propria richiesta sul fatto che con la “ex” si era visto soltanto per brevi periodi, soprattutto nelle vacanze estive e niente di più.
In pratica, vacanze insieme ma vite separate.
Questo modo di vivere della “coppia aperta” non ha interessato la Suprema Corte, che ha ritenuto che la convivenza, più o meno intensa, ben può essere dettata da esigenze o scelte della coppia che non influenzano la comunione spirituale e materiale dei coniugi e, pertnto, non esclude i diritti e i doveri (anche patrimoniali) che nascono dal matrimonio.
La Corte ha comunque rilevato che il motivo della convivenza a distanza era dovuto a ragioni lavorative e la disparità economica tra i due coniugi e, pertanto, correttamente, i giudici di merito avevano imposto al marito di pagare un mantenimento.